Che al Nord, per quanto riguarda la sanità le cose vadano meglio che al Sud è un vecchio adagio che però molto raramente corrisponde alla verità dei fatti. Lo dimostrano, a parte i ben noti disastri della Lombardia nella gestione Covid, anche i recenti avvenimenti in Friuli. Pare infatti che ormai la Regione vada verso la privatizzazione e l’appalto ad aziende private della gestione del Pronto Soccorso. Infatti è previsto che i casi “meno gravi” del Pronto Soccorso vengano esternalizzati a privati per una spesa a carico della collettività di 1 milione di euro.1 La cosa viene giustificata con l’assenza di personale. Infatti a causa dei turni massacranti, del sopra-lavoro e dei salari non adeguati all’impegno, molti medici e personale sanitario tendono a licenziarsi. In 1 anno si parla di ben 3361 operatori che hanno lasciato il Servizio Sanitario Regionale, di cui metà di questi volontariamente per le ragioni citate prima. Le difficoltà in campo sanitario non sono nuove per la sanità friulana. La privatizzazione costante della sanità è una costante mai messa in discussione neanche nel breve interregno del centro-sinistra con la Serracchiani. Leggiamo anzi sul quotidiano sanità: “le criticità che tuttora affliggono il sistema di emergenza del FVG sono nate dopo lo smantellamento delle Centrali operative provinciali 118 e la creazione della Centrale unica a Palmanova in applicazione al piano Serracchiani Telesca.” 2

Oggi tutte queste politiche di aziendalizzazione, riduzione dei posti-letto e del personale conducono all’effetto sperato: si comincia ad appaltare per un periodo di sei mesi il Pronto Soccorso ai privati, ma la cosa è probabilmente destinata ad estendersi e a ripetersi. La mala gestione sanitaria e l’impreparazione di fronte all’emergenza sanitaria sta già avendo i suoi effetti, dato che nel 2021 l’aspettativa di vita in regione è calata di 1,2 anni, un record negativo. Se poi si rapportasse questo dato alla parte di popolazione più povera, ai lavoratori e alle masse popolari della regione che faticano a pagarsi le cure di base, il dato sarebbe ancora più alto.

Siamo infatti ormai ben lontani dal mito reazionario del Nord ricco e industrioso. Anche in Friuli la povertà relativa riguarda un’altissima percentuale della popolazione, il 12%. 8000 persone si sarebbero rivolte ai servizi della Caritas. Questo dato sale al 25,9 se parliamo di chi è entrato ed uscito dalla povertà negli ultimi anni.3 Non deve stupire che dunque di fronte a questa situazione, 1/3 delle famiglie anche nella regione rinunci a curarsi.4 Su questa situazione anche gli operatori sanitari hanno cercato di dare risalto con una manifestazione di fronte all’ospedale di Udine.5 L’amministrazione Fedriga, negando apparentemente la privatizzazione, si appoggia invece sul mantra della “sanità territoriale” denunciando il problema di una sanità “ospedalocentrica”. Eppure qualcosa non deve funzionare visto che, a fronte di “investimenti record” di 750 milioni,6 non si è in grado neanche di far funzionare un Pronto Soccorso.

Sembra più che altro che questi soldi e il mantra della “sanità territoriale” abbiano come scopo quello di arricchire associazioni, circoli di volontariato e del terzo settore, in modo da garantire al presidente gli appoggi necessari alla sua rielezione. Inoltre, l’applicazione di questo modello ha per ora solo frammentato e reso più orizzontale la sanità, non solo non migliorando ma, anzi, rendendo più difficoltoso e dispersivo il coordinamento e causando disservizi. Con questo però permettendo una più lauta distribuzione di nomine e poltrone e quindi suscitando un certo consenso anche nella cosiddetta “opposizione” di 5 stelle e centrosinistra. Quella che pure se la prende con gli effetti, ma senza mettere sostanzialmente in discussione il modello affaristico e privatistico che, anzi, nel caso del centro-sinistra, ha contribuito a fondare.7

 

1https://www.lindipendente.online/2023/06/14/ai-privati-i-casi-meno-gravi-in-friuli-si-inaugura-la-privatizzazione-dei-pronto-soccorso/

2https://www.quotidianosanita.it/friuli_venezia_giulia/articolo.php?articolo_id=114234

3https://www.ilfriuli.it/cronaca/friuli-venezia-giulia-a-rischio-poverta/

4https://www.ilfriuli.it/cronaca/una-famiglia-su-tre-anche-nella-nostra-regione-rinuncia-a-curarsi/

5https://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2023/06/15/news/sanita_flash_mob_udine-12859804/

6https://www.ansa.it/friuliveneziagiulia/notizie/2022/02/05/regioni-fedriga-investimenti-record-per-sanita-fvg_3a7aa5cc-efbc-4332-9fba-99e559a1c890.html

7https://askanews.it/2023/05/16/friuli-fedriga-sistema-sanitario-piu-forte-con-associazionismo/