26 settembre 2025

Traduzione non ufficiale da The Red Herald.

Di seguito riportiamo la traduzione di parte di un articolo sul Messico “ Iniziando Semana” pubblicato da Sol Rojo.

A Città del Messico, lo scorso 19 settembre partita dalla Fuente de Petróleos si è svolta una grande mobilitazione a sostegno del popolo palestinese fino all’ambasciata di “Israele”. La rivendicazione principale è stata quella della rottura delle relazioni del Messico con l’entità sionista, parola d’ordine che oggi attraversa tutte le proteste nel paese di fronte all’opportunismo del vecchio Stato messicano (un lacchè dell’imperialismo statunitense). La stessa manifestazione si è poi diretta verso l’ambasciata degli Stati Uniti e successivamente al Senato della Repubblica, dove è stato consegnato un documento che esigeva la condanna del genocidio e il sostegno alla Flottiglia Globale Sumud, nella quale viaggia una delegazione di attivisti messicani.

A Oaxaca, il 20 e 21 settembre si è svolto il “Tequio per la Difesa del Territorio” a Playa Salchi, Pochutla, dove i compagni del Comitato per la Difesa dei Diritti Indigeni (CODEDI) continuano a difendere le spiagge contro l’azione del “cartel del despojo “ che in combutta con autorità locali e statali, oltre a statunitensi e canadesi, tenta di privatizzare le terre comunali. L’attività ha riunito rappresentanti di più di dieci organizzazioni democratiche ed ha visto l’idizione di spettacoli teatrali, concerti, lettura di poesie ed altre forme di lavoro collettivo; tuttavia, i compagni del Tequio hanno denunciato un’aggressione avvenuta quando un gruppo armato del “cacique” (capo locale) Chucho Reyes è arrivato al campo per intimidire gli attivisti, i quali hanno respinto l’attacco.

In Guerrero, compagni della Federazione degli Studenti Contadini Socialisti del Messico (FECSM), insieme al Comitato di Padri e Madri dei 43, hanno realizzato il 22 settembre un’importante e combattiva mobilitazione a pochi giorni dall’undicesimo anniversario della sparizione dei 43 studenti normalisti di Ayotzinapa, che ricorre il prossimo 26 settembre. Le proteste di ieri sono state particolarmente determinate, soprattutto davanti alle installazioni della 35ª Zona Militare di Chilpancingo, dove i giovani hanno fatto scritte e lanciato petardi e molotov contro le strutture, denunciando che l’esercito messicano, protetto dalla presidenza della repubblica, si rifiuta di consegnare 800 fascicoli dell’indagine che permetterebbero di individuare i responsabili della sparizione e il luogo in cui si trovano i loro compagni.

Il 23 settembre si è commemorato il 60° anniversario dell’assalto al Cuartel Madera, avvenuto nel 1965, azione guidata dal Gruppo Popolare Guerrigliero con a capo il professor Arturo Gámiz e il dottor Pablo Gómez, con la quale ebbe inizio la lotta armata per il socialismo in Messico e la nascita della lotta guerrigliera contemporanea.

Da Messico a Palestina, la lotta non finisce!
Viva i popoli dell’Anáhuac in resistenza!
Ayotzi vive, la lotta continua!
Il 23 settembre non si dimentica, è una giornata di lotta combattiva!