Riportiamo una traduzione non ufficiale da The Red Herald di un comunicato rilasciato dal Nuovo Fronte Democratico Popolare sui recenti sviluppi della situazione in Nepal.
Senza la leadership della classe operaia e senza l’attuazione della rivoluzione non ci sarà alcun cambiamento nel destino del popolo nepalese!
Le giovani generazioni e l’opinione pubblica in generale sono indignate per la corruzione, le discriminazioni e il nepotismo della classe dirigente in Nepal. La società civile ha avviato un movimento di protesta contro tutto questo. Per gestire tutte queste sollevazioni, il governo Oli ha gettato benzina sul fuoco del movimento il 4 settembre 2025, quando il Ministero dell’Informazione e della Comunicazione del Nepal ha deciso di bloccare 26 piattaforme di social media, tra cui Facebook, X (ex Twitter) e YouTube. Le proteste dei giovani contro questa decisione del governo sono iniziate in diverse grandi città del Nepal, tra cui Kathmandu.
Questo è stato definito movimento della “Gen-G”. In realtà questo movimento nato dal blocco dei social media, guidato dai settori giovanili e con una certa partecipazione dell’opinione pubblica, è stato intenso, ma il 5 settembre è iniziato un più vasto movimento contro la corruzione ed i saccheggi del governo. Una situazione che dura da anni. E il 9 settembre, il popolo nepalese ha rovesciato il governo guidato da K. P. Sharma Oli nel corso di sanguinoso movimento di piazza, con la morte di 71 martiri. La monarchia nepalese è caduta nel 2006 a causa del sacrificio dei martiri nella lotta rivoluzionaria del popolo nepalese. La cricca Prachanda-Baburam ha tradito quel sacrificio. Hanno colluso con la classe dirigente corrotta, deviato la lotta per l’istituzione di uno Stato democratico popolare e gestito lo Stato nel quadro del sistema imperialista. Questa cricca traditrice e i suoi alleati reazionari, al potere da così tanto tempo, hanno sfruttato e torturato il popolo. La corruzione, i saccheggi, la discriminazione, il nepotismo, ecc. dei principali leader del governo borghese hanno irritato la classe media, gli studenti, i giovani e i lavoratori, privandoli di vari tipi di diritti sociali, politici ed economici. Il principale leader del Partito Comunista del Nepal (UML), K. P. Sharma Oli, il Partito Comunista del Nepal (Centro Maoista) guidato da Prachanda e il leader del Congresso Nepalese Deuba non hanno permesso al popolo nepalese di realizzare le proprie speranze e aspirazioni. Di conseguenza, studenti, giovani e la popolazione in generale hanno manipolato i fili della classe dirigente. Hanno dato fuoco alle loro residenze e le hanno cacciate via. I manifestanti hanno vandalizzato la residenza e l’ufficio dell’ex Primo Ministro Pushpa Kamal Dahal, esprimendo la loro rabbia giustificata. Questo è il lato positivo della ribellione o del movimento popolare contro la classe dirigente. Il duo Oli-Prachanda era a favore dell’imperialismo cinese e Deuba era a favore dell’India.
All’inizio della sollevazione, l’imperialismo statunitense e il gruppo imperialista europeo la sostenevano. Il Primo Ministro indiano Modi ha rilasciato commenti strazianti sulle vittime di questo movimento. Questo movimento è stato spontaneo. Di conseguenza, non c’era una consapevolezza precisa per il popolo della necessità di prendere il potere statale. Quindi vari gruppi della classe dirigente e di agenti dell’imperialismo hanno cercato di usare questo movimento per i propri interessi di gruppo.
L’esercito, in quanto parte del sistema statale borghese, ha avuto il controllo della sollevazione e ha formato un governo ad interim guidato dall’ex giudice Sushila Karki. Il governo effettuerà il passaggio del potere statale con le elezioni nazionali nel 2026. Questo è il lato negativo del movimento. Perché questo governo ad interim e il prossimo governo eletto non saranno in grado di soddisfare nessuna delle aspirazioni del popolo in lotta.
E’ successo qualcosa di simile a quello che è avvenuto in Bangladesh. Dopo il ribaltamento di luglio-agosto in Bangladesh lo scorso anno, il governo del terzo potere [una parte della classe dirigente appoggiata forze militari, n.d.r.] fedele all’imperialismo non ha soddisfatto nessuna delle aspirazioni del popolo. Sta gestendo lo Stato alla vecchia maniera. Perché non si è trattato di un movimento di massa di operai e contadini basato sulla leadership della classe operaia e sul programma contadino della rivoluzione agraria. Di conseguenza, il terzo potere, un diverso gruppo della classe dirigente mediatrice, si è appropriato dei frutti del ribaltamento di luglio.
Adesso in Nepal sistema imperialista continuerà a sfruttare e torturare il popolo in un modo nuovo, e il ceto politico dei partiti reazionari, ormai lontano dal potere, è ora impegnato in una lotta per riottenerlo. Sebbene il governo Oli sia stato rovesciato con il sangue di 71 martiri in Nepal, nessun tipo di diritto socio-economico-politico del popolo nepalese è stato legittimato dallo Stato reazionario, né mai lo sarà. Tutto questo avviene perché questo movimento non è stato un movimento di massa consapevole delle classi e dei popoli oppressi, inclusi operai, contadini e donne, basato sulla leadership della classe operaia e sul programma contadino della rivoluzione agraria.
Di conseguenza in Nepal, il “terzo potere” ha ottenuto il dominio sotto la tutela dell’imperialismo, di diversi gruppi della classe dirigente mediatrice e dell’esercito. Proprio il ribaltamento del luglio-agosto in Bangladesh lo scorso anno. Analogamente al Bangladesh, KP Sharma e i suoi seguaci sono al sicuro sotto la custodia dell’esercito. Pertanto, non c’è stato alcun cambiamento nel destino del popolo nepalese, né su queste basi mai ci sarà.
Il popolo nepalese deve portare avanti la sua lotta per conquistare il potere statale attraverso la lotta rivoluzionaria, ovvero la nuova rivoluzione democratica, basata sul programma contadino, guidata dalla classe operaia. La vittoria del popolo è sicura.