Il governo di Noboa bombarda Imbabura
Traduzione non ufficiale da The Red Herald
Condividiamo qui una traduzione non ufficiale di un nuovo comunicato del Fronte di Difesa delle Lotte Popolari dell’Ecuador (FDLP-EC) sulla situazione attuale dell’insurrezione del popolo indigeno nel paese.
Continuando una linea repressiva che supera ogni previsione, il governo criminale e fascista di Daniel Noboa ha letteralmente bombardato le montagne di Buenos Aires, nella provincia di Imbabura, applicando una politica di “terra bruciata” contro tutto e tutti quelli che sono stati decretati suoi «nemici».
Non esistono precedenti storici di un bombardamento di tale portata all’interno del territorio nazionale. Veicoli blindati, lanciatori multipli di razzi BM-21, cannoni senza rinculo, mortai e, come se non fosse abbastanza, bombe sganciate da caccia Super Tucano hanno devastato vaste aree di foresta e zone contadine di Buenos Aires. Il pretesto ufficiale: distruggere gli accessi a miniere illegali e «combattere il terrorismo».
Come se volesse legittimarsi davanti ai centri del potere imperialista, Noboa ha dedicato questa azione a Donald Trump, in un messaggio compiaciuto sulla rete X: «Presidente Trump, l’Ecuador rimane fermo nella lotta globale contro il traffico di droga e l’estrazione illegale, sfide che esigono unità tra nazioni impegnate per la pace e la prosperità…». Dimostrando obbedienza, sottomissione e la volontà di leccare gli stivali di Washington. Non è un caso: il regime ecuadoriano riproduce le strategie di «controinsurrezione preventiva» promosse dal Comando Sud degli Stati Uniti, inquadrate nella dottrina della sicurezza emisferica.
La brutalità di questi attacchi non sorprende. Noboa, le Forze Armate, la polizia e tutte le loro strutture repressive/terroristiche hanno agito con lo stesso schema di violenza durante l’insurrezione indigena e popolare: uso di munizioni reali, impiego indiscriminato di gas lacrimogeni, elicotteri d’attacco, carri armati, arresti arbitrari, perquisizioni, mutilazioni e omicidi. Tutto corrisponde a una strategia di guerra interna pensata per spezzare la resistenza del popolo e consolidare un modello statale autoritario subordinato totalmente all’imperialismo.
Non è un caso che questi eventi avvengano nel contesto dell’imperialismo globale e della politica del sionismo, che oggi bombarda interi popoli, dalla Palestina ai Caraibi, con lo stesso argomento del «combattere il terrorismo». La borghesia compradora riproduce questa logica, adattandola alla propria scala, trasformando il paese in una macchina militare, estrattivista e di controllo sociale.
Popolo dell’Ecuador: ci troviamo di fronte a un regime dalle caratteristiche senza precedenti, guidato da un individuo che governa il paese come una delle sue proprietà, con l’autoritarismo di un padrone feudale e l’impunità concessagli dalla sua classe. Noboa non è solo un terrorista di stato, ma anche l’esecutore locale delle politiche repressive dell’imperialismo statunitense e del sionismo. Il suo obiettivo non si limita a soddisfare i dettami del FMI, ma anche a trasformare l’Ecuador da semicolonia in una colonia a tutti gli effetti, soggetta militarmente, economicamente e politicamente.
STOP AL TERRORISMO DI STATO!
NOBOA E LE FORZE ARMATE DELL’ECUADOR SONO TERRORISTI DI STATO!
ORGANIZZATEVI, COMBATTETE E RESISTETE!