Traduzione non ufficiale da The Red Herald.

Riportiamo una traduzione non ufficiale di una nuova dichiarazione da parte del Fronte di Difesa delle Lotte del Popolo in Ecuador (FDLP-EC) sulle grandi proteste e lotte che si svolgono contro le misure antipopolari del governo di Daniel Noboa.

La giornata di ieri ha segnato un potente inizio della lotta contro il regime compradore-burocratico di Noboa.

Imbabura è un esempio da seguire. Contadini, popolazioni indigene, lavoratori e masse popolari hanno organizzato blocchi permanenti sulle strade che collegano la capitale al confine settentrionale. Passo dopo passo, l’insurrezione popolare prende forma e avanza con convinzione.

La risposta del governo è stata una militarizzazione totale della provincia: truppe, veicoli corazzati e armamenti per cercare di spezzare l’indomabile: la giusta rivolta del popolo. Insieme alle armi, si sta scatenando una campagna di propaganda per sminuire l’insurrezione, fabbricare fake news e avvolgere il tutto in un discorso populista volto a legittimare l’offensiva di un regime apertamente fascista.

Il Fronte di Difesa delle Lotte del Popolo in Ecuador denuncia di fronte alle masse la sorveglianza, le molestie e la persecuzione di militanti, collaboratori e simpatizzanti da parte delle agenzie d’intelligence.

Agli sciocchi e ai delinquenti al servizio del potere diciamo: niente, assolutamente niente fermerà la decisione di proseguire l’insurrezione popolare. Perché è legittima e necessaria, sarà inarrestabile fino al raggiungimento degli obiettivi fissati: Abrogazione del Decreto 126 che ha eliminato il sussidio al gasolio. Riduzione dell’IVA dal 15% al 12%. Porre fine al modello estrattivo. Aumento del budget per la salute, l’istruzione e la sicurezza reale. Revoca delle concessioni minerarie dei progetti Quimsacocha, Las Naves, Palo Quemado e altri.

Dobbiamo ravvivare la lotta del popolo. Logoreremo il regime circondando le città dalla campagna.

Spetta all’elemento cosciente della classe e del popolo affrontare e schiacciare quegli esponenti corrotti indigeni, contadini e sindacali che, con codardia, smobilitano le masse sostenendo che «non ci sono le condizioni» per l’insurrezione, e che intimidiscono  riprendendo ed amplificando le minacce da parte del regime fascista di procedimenti legali per «terrorismo», licenziamenti e ritorsioni di vario genere.

Alla luce di ciò, dobbiamo smascherarli, sottoporli al controllo popolare e isolare la loro influenza. Dove occupano posti di rappresentanza  di organizzazioni di massa dobbiamo revocare il loro mandato, chiedere conto delle loro azioni e sostituirli con esponenti di una linea corrispondente  al programma popolare.

ALIMENTIAMO L’INSURREZIONE POPOLARE!

I DIRITTI E LE LIBERTÀ POSSONO ESSERE CONQUISTATI SOLO ATTRAVERSO LA LOTTA!

ORGANIZZATEVI, COMBATTETE E RESISTETE!

RIBELLARSI È GIUSTO!