Volantino di PLDP in diffusione.

Il piano Trump per la striscia di Gaza mira  ad affermare una presenza diretta dell’Imperialismo USA e di altri paesi imperialisti. Si stanno definendo i progetti per la ricostruzione della striscia di Gaza e si sta preparando l’invio di forze militari e di polizia. In questo quadro l’imperialismo straccione italiano cerca di far parte del gioco. Ancora una volta, come sempre accade in tutte le questioni politiche ed economiche essenziali, si delinea l’accordo tra governo fascista, PD e M5S.

Risulta chiaro che il piano Trump non intende contenere lo Stato d’Israele e ricacciarlo al di fuori della striscia di Gaza. In queste ultime settimane le violazioni alla tregua da parte di Israele sono state varie centinaia. Il tutto con l’evidente pieno consenso di Trump e degli altri paesi imperialisti. Lo Stato d’Israele continua a bombardare, a fare stragi della popolazione e ad impedire il flusso degli aiuti umanitari.

Emerge uno sviluppo a tenaglia dell’operazione genocida. Da una parte il protettorato imperialista, con le sue forze armate finalizzate alla pacificazione della resistenza e alla ghettizzazione della popolazione palestinese, dall’altro lo stillicidio delle provocazioni e delle azioni militari dello Stato d’Israele. Nell’insieme si delinea il progetto di un gigantesco campo di concentramento accompagnato da aree di colonizzazione militare, finanziaria e turistica, concentrate sulla costa e nelle aree urbane oggetto dei piani di ricostruzione.

Di fronte a questo l’imperialismo russo e il socialimperialismo cinese continuano la loro politica pilatesca, mentre a loro volta sono impegnati a fondo, dall’Ucraina ai giganteschi processi di riarmo, nella guerra inter-imperialista di posizione ormai in atto. Questo mentre si accentua il loro attivismo per accrescere il blocco dei BRICS e per assicurarsi il controllo di piccoli paesi e nazioni, aree strategiche, fonti di materie prime, mercati ed affari finanziari.

Il mutamento determinatosi con la diretta discesa il campo degli USA e di altre potenze imperialiste rispetto alla situazione della striscia di Gaza rende evidente come il problema di fondo non sia solo lo Stato d’Israele. Si conferma anche come quest’ultimo è sempre stato solo una piattaforma dell’imperialismo, principalmente di quello americano.

Emerge  chiaramente che non si può sostenere il popolo palestinese senza combattere il sistema imperialista nel suo complesso. La lotta del popolo palestinese richiede quindi, oggi più che mai, lo sviluppo del fronte antimperialista internazionale contro tutte le potenze imperialiste (USA, Russia, Cina, paesi imperialisti europei, ecc.) e a sostegno di tutte le lotte dei popoli oppressi.  

Nel mondo ogni giorno si registrano nuove rivolte popolari e nuove lotte rivoluzionarie (Bangladesh, Indonesia, Nepal, Filippine, Kenya, Mozambico, Marocco, Turchia, Brasile, Ecuador, Colombia, Perù, ecc.). Questo mentre sventolano rosse e luminose le bandiere delle rivoluzioni di Nuova Democrazia dall’India alle Filippine, dal Perù alla Turchia.

L’imperialismo italiano è soprattutto l’imperialismo del Centro-Nord. La Questione Meridionale e delle Isole è quindi anche parte integrante del problema della lotta contro l’imperialismo e della questione del sostegno alle lotte ed alle rivoluzioni dei popoli oppressi. 

Invitiamo le varie realtà antimperialiste a lavorare con i Collettivi di Per La Democrazia Popolare per costruire, in linea con l’impostazione di questo volantino, anche in Italia l’AIL, la Lega Antimperialista Internazionale attiva in quasi tutti i continenti [https://ail-red.com/].