Traduzione non ufficiale da The Red Herald.

Condividiamo una traduzione non ufficiale di una dichiarazione del Fronte di Difesa delle Lotte Popolari dell’Ecuador. 

Nonostante l’offensiva del regime con truppe, polizia e armi schierate per cercare di neutralizzare la rivolta popolare, nonostante l’ambiguità della leadership indigena e il tradimento palese di alcuni dei loro dirigenti, la rivolta rimane forte e combattiva. 

La decisa incorporazione del movimento operaio e contadino nella  rivolta popolare indigena ha alimentato e rafforzato blocchi e marce, ma soprattutto è diventata la chiave per impedire ulteriori tradimenti (come quelli avvenuti durante le rivolte del 2019 e del 2022). 

La giornata di lotta a Cañar, guidata dai contadini, è stata intensa. 

Essa si è scontrata direttamente con il tour presidenziale che sfacciatamente irrompeva in piena sollevazione. 

Come previsto, il presidente fascista ha finito per fuggire. 

La sua scorta e le sue spacconate sono state di scarsa utilità. 

A Imbabura, la partecipazione dei popoli Kichwa e Karanki è stata decisiva. Insieme ai lavoratori, lavoratori informali e altri settori coscienti a livello di classe, è evidente che solo un’alleanza di classi impegnate, guidata da un chiaro orientamento politico, sostiene e dà impulso alla lotta nonostante gli opportunisti. Il governo fantoccio autoritario e corporativo dell’imperialismo del FMI ha scatenato una massiccia persecuzione diretta contro i leader della rivolta. Imbabura ha visto sangue e dolore: un morto e tanti feriti, torturati, scomparsi, imprigionati e processati. 

Diversi leader popolari sono stati convocati dall’Ufficio del Procuratore con l’accusa di aver paralizzato i servizi pubblici. 

Il Frente de Defensa de los Derechos de los Trabajadores de Imbabura esprime la sua solidarietà a tutte le vittime e a coloro che sono attualmente perseguiti, in particolare alla loro compagna Patricia Amaya, dirigente sindacale di Ibarra e membro del FDDT-I, che è stata sottoposta a sorveglianza, intimidazioni e procedimenti penali da parte delle agenzie repressive del vecchio Stato.

Niente di tutto ciò spezzerà la nostra determinazione a lottare, sostenuta sempre più dalla guida ideologica corretta.

Il governo fantoccio deve capirlo: la sollevazione del popolo indigeno proseguirà con fermezza, e si radicalizzerà fino al raggiungimento dei suoi obiettivi.

 

NO ALLA PERSECUZIONE DEI COMBATTENTI DEL POPOLO!

ALIMENTARE E SVILUPPARE LA RIVOLTA FINO ALLA VITTORIA!

NO AL DIALOGO, NO AL TRADIMENTO!

CON LA LOTTA SI CONQUISTANO DIRITTI E LIBERTÀ!

ORGANIZZARSI, COMBATTERE, RESISTERE!