Siamo studenti universitari del Collettivo di Napoli di Per La Democrazia Popolare. Ringraziamo i compagni di Autonomia Studentesca Culturale* per l’invito a quest’incontro e salutiamo tutti i compagni presenti.

Abbiamo visto che i compagni di Asc pongono due questioni: 1) il problema del maoismo, 2) la costruzione di una rete studentesca maoista.

Oggi vediamo che la tendenza alla rivoluzione proletaria mondiale, oggettivamente principale nella fase dell’imperialismo morente, si sta esprimendo anche sul piano politico. La resistenza Palestinese, le lotte rivoluzionarie e guerre popolari dirette nel mondo dai partiti maoisti, le crescenti proteste e mobilitazioni di massa negli stessi paesi imperialisti, ne sono una dimostrazione. Nel mondo sta avanzando la costruzione di un’unica organizzazione internazionale maoista. Noi simpatizziamo con questi processi che coinvolgono varie decine di paesi e centinaia di partiti e di realtà organizzate. Oggi tutto questo ruota intorno all’iniziativa della Lega Comunista Internazionale.

Da noi abbiamo un movimento studentesco che sta iniziando ad uscire dai limiti dell’egemonia dei gruppi opportunisti come OSA, FGC, Giovani Comunisti ecc. Queste dinamiche, se sintetizzate in modo corretto, possono anche contribuire all’organizzazione ed alla mobilitazione dei giovani piu’ avanzati della classe operaia e delle masse popolari della piccola borghesia oppressa e sfruttata, in particolare quelle del Sud e della Sardegna.

Non conosciamo molto delle posizioni dei compagni di Asc, e riteniamo un’ottima cosa che dicano di richiamarsi al maoismo ed al pensiero di Gramsci.

Se il problema è quello di costruire una rete studentesca maoista la prima questione diventa quella dell’unità sulla base del maoismo. Quindi senza definirci su cosa sia il maoismo, per le varie realtà qui presenti, non si può seriamente affrontare la questione dell’unità tra studenti maoisti. Sappiamo per es. che i CARC vogliono costruire la loro organizzazione studentesca. Pensiamo che i compagni di Asc, su questo dovrebbero chiarire le loro posizioni, oggi c’è una situazione che ci sembra confusa. Noi siamo per la chiarezza, noi diciamo espressamente che simpatizziamo per Nuova Egemonia.

Quindi per andare alle proposte, proponiamo che vengano fatti appositi incontri, 1) per chiarire cosa significhi unirsi sulla base del maoismo, 2) per indicare quale possa essere la linea politica maoista per l’intervento tra gli studenti, e 3) per precisare come costruire una rete studentesca sulla base del maoismo.

Occorre secondo noi programmare una fase di confronto e di discussione, per così dire costituente, rispetto alla proposta della rete, dove si può parlare per esempio della situazione politica in Italia, della Palestina, della guerra in Ucraina, delle guerre popolari in atto nel mondo, della questione del fascismo o dei referendum di giugno e cosi via. Ma tutti questi temi, come se ne può parlare senza chiarire la questione della linea politica maoista, la questione del maoismo e della sua specificazione nella realtà della situazione attuale?

Noi siamo contro la logica insieme burocratica e movimentista dove l’elaborazione, la discussione, la pianificazione consapevole e la costruzione di una direzione collettiva, vengono negate e criticate come portatrici di dissenso e di frantumazione, come, per dire, avviene all’interno del FGC. Noi vogliamo contribuire ad un’elaborazione ideologica e politica necessarie per la pratica politica e non vogliamo dissipare le nostre forze e risorse in progetti movimentisti. Detto questo se il nostro ragionamento risulterà minoritario e se non riusciremo a trovare un accordo cercheremo di portarlo avanti con chi, nelle scuole e nelle università riterrà di poterlo condividere.

 

* I compagni di ASC hanno la seguente pagina Instagram https://www.instagram.com/autonomia_asc/