Volantino per il 14 novembre.
Nel corso degli ultimi anni il movimento degli studenti si è esteso ed è cresciuto politicamente e culturalmente. In risposta si sono moltiplicate le iniziative repressive e le aggressioni fasciste coperte dalla polizia, dal governo e dalle principali forze di potere. Lo stesso governo, attraverso il suo ministro-poliziotto Valditara, ha dedicato anima e corpo al tentativo di disgregare e passivizzare questo movimento. Ha alimentato l’autoritarismo dell’istituzione scolastica, inviato ispettori nelle scuole per controllare docenti non allineati, reso il voto sulla condotta scolastica motivo di bocciatura e persino precluso la possibilità, con la recente riforma, di un’innocua contestazione dell’esame di maturità.
La natura burocratica, reazionaria e classista della scuola e dell’università risulta sempre più accentuata da un disciplinamento politico ed ideologico che mira ad instillare il nazionalismo, militarismo, l’anti-comunismo e la cultura irrazionalista e reazionaria tra i giovani. Nello stesso tempo i giovani delle masse popolari si trovano di fronte ad un futuro di precarizzazione e disoccupazione. In questo quadro le politiche di inserimento nel “mondo del lavoro” (in primo luogo l’alternanza scuola-lavoro) si rivelano farsesche e volte a “formare” alla precarietà e al ruolo di docili servetti senza diritti. Quello che sta avvenendo nelle scuole e nelle università è un riflesso di quello che avviene nella società. Crescente è l’offensiva reazionaria contro gli interessi, i diritti e la condizione di vita e di lavoro delle larghe masse popolari. Le politiche di riarmo per le imprese imperialiste e la guerra inter-imperialista tolgono fondi oltre che alla scuola ed agli altri servizi di interesse pubblico ed accentuano l’oppressione e lo sfruttamento del Mezzogiorno e delle Isole. È in atto un pesante tentativo di transizione verso un regime organicamente fascista in un quadro in cui comunque, da vari decenni, tutte le principali forze politiche di potere di destra e di “centro-sinistra” promuovono la fascistizzazione dello Stato.
Sulla base di queste contraddizioni è sorto un grande movimento composto di giovani delle masse popolari e di figli della classe operaia. Tale movimento ha dato grande prova di sé nel sostegno alla lotta di liberazione del Popolo Palestinese, a partire dal movimento delle acampade fino alla recente mobilitazione a sostegno della Global Sumud Flottilia. Il governo fascista si rende conto del pericolo di un movimento come quello odierno che non si limita più semplicemente come il “sindacalismo studentesco” a porre problemi, pur rilevanti, relativi alle carenze di risorse e strutture scolastiche ed a necessarie riforme dei programmi e dell’ordinamento. Oggi il movimento si pone il problema della contestazione dell’attuale modello burocratico e classista di scuola e del legame tra questa contestazione con la lotta al fascismo, la solidarietà anti-imperialista e la lotta di classe. Questioni che gli attuali “sindacati studenteschi” e le realtà più opportuniste, dopo averle ignorate per anni, stanno oggi tentando di cavalcare dandone una impostazione superficiale e grossolana con lo scopo di passivizzare ed incanalate il movimento.
L’odierno movimento degli studenti di oggi prelude ad una più generale presa di coscienza rivoluzionaria di larghi strati di massa di giovani e lavoratori.
I collettivi di Per La Democrazia Popolare presenti anche in alcune realtà universitarie, pur nei limiti delle proprie risorse, lavorano per produrre analisi e proposte di orientamento politico ed organizzativo e per diffondere la coscienza di classe tra i giovani delle masse popolari e tra quelli che pur provenendo dalla borghesia stanno scegliendo di identificarsi con gli interessi internazionalisti e con la missione storica rivoluzionaria del proletariato in quanto classe potenzialmente egemone e dirigente.
PER LA DEMOCRAZIA POPOLARE
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